La sfera di influenza e l'impegno di responsabilità sociale di un'azienda va ben oltre il proprio cancello di entrata, risalendo la propria catena di fornitura.  

Questa, a sua volta, ha un forte impatto non solo sulla qualità dei prodotto/servizio finale ma anche sulla reputazione aziendale. 

Quanto sappiamo della nostra catena di fornitura? 

La nostra filiera è a rischio di violazioni dei diritti umani? 

Leggi qui i rischi nella catene di fornitura di: TESSILE e ABBIGLIAMENTO, ORTOFRUTTA, GIOIELLI E PIETRE PREZIOSE. (LINK) 

Questi sono solo alcuni esempi di filiere a rischio dal punto di vista del rispetto dei diritti umani e dei diritti dei lavoratori. (LINK)

Quattro buoni motivi per agire:  

1. Il d.lgs 254/2016 (Qui il testo del decreto nella Gazzetta Ufficiale) ha introdotto come applicazione della direttiva europea 2014/95/UE l'obbligo di redigere una informativa non finanziaria.

La dichiarazione non finanziaria deve includere informazioni ambientali e sociali attinenti al personale, al rispetto dei diritti umani, alla lotta contro la corruzione (mod 231) ma anche sulle criticità della catena di fornitura (punto c). 

L'obbligo riguarda solo alcune tipologie di aziende/gruppi di aziende con almeno 500 lavoratori e dati di fatturato definiti dal decreto e il regolamento che indica le modalità di comunicazione è stato approvato dalla CONSOB a gennaio 2018.  QUI

2. Alle aziende che intendono applicare un sistema di gestione conforme alla norma SA8000 viene richiesta di compiere ogni sforzo ragionevole per verificare la conformità allo standard SA8000 dei propri fornitori/subappaltatori, agenzie per l'impiego e sub-fornitori (cfr requisito 9.10) 

3. Se la tua azienda opera nella GDO, nel settore orafo o nel settore moda-abbigliamento, sono proprio i maggiori clienti che richiedono di dimostrare non solo la propria performance sociale, ma anche quella della propria catene di fornitura.  

4. Infine, sempre più spesso le azienda vengono chiamate a rispondere direttamente di violazioni dei diritti umani e dei lavoratori perpetuate da soggetti della propria supply chain. Vedi esempio: la Campagna Abiti Puliti. 

Per questo è importante conoscere, mappare e applicare la necessaria due diligence per monitorare le performance sociali dei fornitori e prevenire rischi e criticità. 

Vuoi avere più informazioni? Contattaci qui. 

Servizi offerti da la Chiave a Stella per la tua supply chain: 

• Progettazione di un piano di gestione e monitoraggio sociale della catena di fornitura anche in conformità alla norma SA8000 

• Valutazione del rischio della supply chain aziendale

• Desk/documental audit 

• Audit sul campo anche integrati con altri schemi (ISO9001/ISO14001/ISO45000)

• Audit non annunciati, notturni, etc

• Formazione dei responsabili acquisti e buyers 

• Formazione dei soggetti della catena di produzione

• Progettazione di strumenti di rilevazione personalizzati (checklist, questionari, etc) 

Vuoi avere più informazioni? Contattaci qui.